Per il nostro settimanale viaggio alla scoperta dell’arte nella nostra città, oggi proponiamo la Rotonda della Besana.
Da molti considerata il lazzaretto citato dai Promessi Sposi, la Rotonda della Besana è in realtà l’ex cimitero della Cà Granda, l’ospedale Maggiore di Milano. Proprio Da qui viene il suo nome originario, Foppone dell’ospedale Maggiore. Alla fine del XVII secolo nacquero i Fopponi come cimiteri di emergenza a causa del sovrannumero di cadaveri non reclamati. Il cimitero dell’ospedale Maggiore era infatti insufficiente per mantenere le norme igieniche più basilari.
Il complesso viene eretto a partire dal 1695, con la costruzione dell’ex chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolcri ad opera di Arrisio Arrigoni. Oggi la chiesa è sconsacrata ed è stata adibita a spazio espositivo.
Il famoso portico viene poi eretto tra il 1719 e il 1731 sotto i lavori di Francesco Croce.
Perché proprio questa forma particolare? Dal Quattrocento era usanza comune costruite una cappella al centro di spazi ospedalieri e sepolcrali affinché chi vi “risiedesse” potesse essere equidistante dal cardine della cristianità, rappresentato dall’altare. Spiegato il motivo della forma, passiamo a quello del nome: Rotonda della Besana. Prende il nome dalla via in cui si trova, appunto via Besana 12. Chi era il signor Besana? Nato a Milano nel 1813, Enrico Besana si arruolò volontario nelle guerre d’indipendenza che si combatterono nella sua città nel 1848. Visse a lungo a Lugano e scrisse moltissimi racconti dei suoi numerosi viaggi.
Le funzioni di questo luogo furono diversissime: prima cimitero, poi Pantheon (1809), ancora più tardi caserma militare (sotto la dominazione austriaca), ospedale (dal 1858), fino al 1938, quando venne acquistato dal Comune di Milano. Viene poi restaurato e adibito a manifestazioni culturali dal 1956.
Come raggiungere la Rotonda della Besana? La fermata più vicina è Crocetta (M3)