Nata come movimento di controcultura delle periferie, oggi a Milano la street art sta vivendo un vero e proprio sdoganamento pubblico.

Tuttavia, se da una parte il Comune ha firmato un patto con i writer per mettere a disposizione oltre cento muri liberi dove dare sfogo alla creatività (ammonendo severamente chi non rispetta le regole), dall’altra sono sempre di più i negozi, le associazioni – e si, anche le chiese – che decidono di dare un tocco di colore fornendo ai writer bombolette spray.

Da Nord a Sud, dal centro alle periferie, a Milano possiamo tracciare un vero e proprio percorso turistico alternativo alla scoperta della street art. Partendo dal centro, la zona tra i Navigli e le Colonne di San Lorenzo si presenta come una lunga e coloratissima tela di cemento che passa attraverso i murales della Darsena e dello Zam di via Santa Croce, stendendosi su fino ai graffiti di Corso di Porta Ticinese e alle serrande dipinte dei suoi negozi alla moda, che intrecciano cultura, ironia e impegno sociale