1943, Stazione Centrale di Milano: dal binario 21 partirono ventitré treni diretti ad Auschwitz e ad altri campi di concentramento.
I vagoni originariamente destinati al trasporto postale, vennero riempiti di migliaia di persone perseguitate dagli occupanti nazifascisti: ebrei, partigiani e dissidenti politici. Il comando nazista locale, agli ordini del Capitano della Gestapo, definì le destinazioni per i prigionieri. Essendo tali operazioni segrete e di grande portata, non è possibile ricostruire il numero preciso dei deportati che partirono dal Binario 21, oggi luogo del Memoriale della Shoah.
Di tutti i viaggi che si susseguirono fino al nel 1945, il più impressionante e disumano fu quello che lasciò la stazione il 30 gennaio 1944: nei vagoni vennero stipati 605 cittadini di famiglia ebrea. Il giorno stesso in cui raggiunsero il lager di Auschwitz-Birkenau, 477 di loro vennero uccisi nelle camere a gas. Gli altri 128 vennero immessi nel campo di concentramento. Di questi sopravvissero 14 uomini e 8 donne.
Tra loro c’era anche Liliana Segre, che il 19 gennaio 2018, nominata senatrice a vita in occasione del settantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali .Ci sono anche i suoi racconti nella Sala delle Testimonianze, una delle stanze del Memoriale, inaugurato nel 2013. L’area ospita anche un Muro dei Nomi, che riporta l’identità di tutti i “passeggeri” conosciuti, una biblioteca, un auditorium e altri spazi.
Per raggiungere il binario bisogna costeggiare piazza Luigi di Savoia e raggiungere la porta di via Ferrante Aporti.