Buon Lunedì Fuoriclasse! Oggi faremo un bel salto in avanti nel tempo rispetto ai personaggi visti sino ad ora, parleremo infatti di Giorgio Strehler.
Nasce a Trieste nel 1921 e diviene ben presto regista uno dei più rappresentativi del teatro europeo.
Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma esordì come regista nell’ambiente del teatro Universitario in Svizzera, dove si era rifugiato durante la guerra e aveva fondato una compagnia teatrale.
Nel 1945 tornò a Milano dove lavorò come regista per alcune compagnie e come critico teatrale per il quotidiano Milano Sera.
Fonda nel 1947, il piccolo teatro di Milano insieme Paolo Grassi e Nina Vinchi concepito come “teatro d’arte per tutti”.
Fu il primo Teatro Stabile pubblico italiano e socio fondatore dell’Unione Teatri d’Europa. Il primo spettacolo che porta in scena l’Albergo dei poveri di Maksim Gorkij. Uno degli attori della compagnia raccontò che la sera della prima, alla fine dello spettacolo ci fu un silenzio di alcuni secondi e che Strehler, dietro le quinte, pensò di aver fallito ma la sera dopo gli spettatori di fronte ad uno spettacolo così nuovo ed intelligente non poterono che provare un iniziale shock silenzioso, poi esploso in un applauso pieno di entusiasmo.
Nelle sue sceneggiature tende a porre l’uomo sotto la lente d’ingrandimento del teatro, mostrando l’uomo in relazione alla società, a se stesso, alla storia e alla politica. Tale attenzione si riflette nella predilezione per alcuni autori, tra cui William Shakespeare, Carlo Goldoni, Luigi Pirandello, Anton Cechov e Bertolt Brecht.
Il Teatro Strehler vanta 970 posti tra platea e galleria, è dotato di tre foyer, due bar e guardaroba, dotato di moderne e confortevoli attrezzature, è destinato ad accogliere gli spettacoli tecnicamente più impegnativi, che vanno dall’opera lirica alla danza moderna. Ospita al suo interno l’Archivio Storico del Piccolo Teatro una fonte di testimonianze e materiali unici per gli appassionati di teatro.
Chiara Brioschi