Continua il nostro appuntamento con i personaggi della storia di Milano, abbiamo già approfondito la figura di Alessandro Manzoni personaggio di spicco nella vita politica e letteraria della nostra città.
Oggi ci dedicheremo a Ludovico il Moro, personaggio politico che diede lustro a Milano tra il 1452 e il 1508, anno della sua morte.
Durante il suo governo, Milano conobbe il pieno Rinascimento e la sua cortedivenne una delle più splendide d’Europa. Fu un grande mecenate, infatti richiamò alla sua corte grandi artisti tra cui il Bramante, Leonardo Da Vinci e altri artisti di rilievo della sua epoca, è noto soprattutto per aver commissionato a Leonardo l’ultima cena e tante opere d’ ingegneria militare e civile per il suo ducato come fortificazioni e canali.
Il suo nome è Ludovico Maria Sforza ma è passato alla storia con il nome di Ludovico il Moro, infatti il suo soprannome deriverebbe dalla sua carnagione scura anche se oggi sembra più probabile che fosse chiamato così perché incoraggiò la coltivazione del gelso, che in Lombardia veniva chiamato moro, dando nuovo slancio all’economia con una nuova coltivazione che portò anche allo sviluppo economico e della produzione e lavorazione della seta. 🐛
Figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, nacque a Vigevano perpoi trascorrere la sua infanzia a Milano ed educato dalla madre e dei migliorifilosofi dell’epoca.
Dopo diverse congiure e sotterfugi riesce ad ottenere il potere diventando atutti gli effetti Duca di Milano nel 1494.
Ma, come spesso accade, ad una rapida ascesa corrisponde una rapida discesa che si concluse nell’aprile del 1500, quando le truppe francesi lo catturarono nel castello di Novara e lo portarono in Francia dove fu detenuto per ben 8 anni e pare che morì il giorno prima della sua definitiva scarcerazione.
Concludiamo con alcune curiosità:
– Cecilia Gallerani fu una delle sue amanti e il Moro ne commissionò un ritratto a Leonardo Da Vinci (l’opera è non di meno la Dama con l’ermellino).
– Era un grande appassionato di arte e buone maniere ma nutriva tuttavia una preferenza per gli sport che ai tempi erano, caccia, pesca, equitazione e tiro con l’arco.
– Credeva nella magia e nell’astronomia ma allo stesso tempo temeva iresponsi a tal punto che puniva i cartomanti che prevedevano eventi infelici.Quindi era anche un po’ crudele.
– Amava la buona tavola tanto che sotto la sua corte furono inventati diversipiatti nuovi. 🍽
– Detestava gli eccessi. Anche se amava le feste di corte e non badava aspese per le loro coreografie, tra la più bella e fastosa si ricorda la festadel paradiso “Coreografata” da Leonardo Da Vinci.
– Amava realmente sua moglie Beatrice d’Este tanto che dopo la suaprematura morte a causa del parto si rinchiuse nella “Saletta Negra”
– Commissionò a Leonardo Da Vinci la Sala delle Assi, utilizzata poi come sua sala personale. Era decorata interamente da piante di gelso e targhe che ne commemorano elementi felici del ducato di Milano.
All’ interno di uno dei nostri itinerari abbiamo avuto modo di parlare di questa famosa sala che di recente è stata riaperta dopo anni di restauro… avete avuto occasione di visitarla?
A presto Fuoriclasse!