Oggi gli studenti della 1D della scuola Cairoli hanno ripulito dai graffiti vandalici i muri dell’ospedale Besta su via Ponzio.
Sono stati gli studenti a proporre la pulizia dell’ospedale motivandola così: “sarebbe opportuno che un ospedale fosse più decoroso”.
Detto, fatto: dopo una lezione in classe in cui gli amici di Retake Milano hanno spiegato ai ragazzi le differenze tra street art e graffitismo vandalico e tutte le implicazioni negative che quest’ultimo comporta, hanno indossato le tute protettive e nell’arco della mattinata hanno ridipinto tutto il muro.
Accanto ai ragazzi, oltre a docenti e volontari , la Vicesindaco Anna Scavuzzo, la presidente del Municipio 3 Caterina Antola e la dirigente dell’IC scarpa Cristina Gatti.
Non sono mancati i ringraziamenti del presidente della Fondazione Besta Alberto Guglielmo che ha proposto di inserire i ragazzi della 1D nell’albo dei donatori dell’ospedale per aver dedicato il loro tempo e le loro energie.
All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni medici tra cui la dott.ssa Ragona che in chiusura ha portato una testimonianza del suo lavoro e dell’impegno del Besta nella cura di determinate patologie.
Alcuni giorni dopo la conclusione dell’attività abbiamo ricevuto una lettera da parte del presidente della Fondazione Besta che recitava:
“Ringrazio personalmente a nome del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e del Direttore Scientifico e di tutto il personale del Besta tutti coloro che hanno partecipato, nell’ambito del progetto Fuoriclasse, alla pulizia del graffiti dai muri del nostro Istituto, volendo in questo modo rendere anche più bello fuori un edificio nel quale vengono svolte attività di assistenza e ricerca di altissimo livello clinico e scientifico, per dare risposte a malattie molto gravi e migliorare la vita delle persone. È stata davvero una bella giornata per l’Istituto.
Ringrazio in particolare i ragazzi che hanno mostrato concretamente come la scuola possa promuovere valori e pratiche di buona cittadinanza, quelle stesse che da quasi un secolo molti benefattori hanno testimoniato sostenendo generosamente le attività di ricerca e cura del Besta.
Ecco, voglio ringraziare in particolare loro, considerandoli nostri benefattori come tanti cittadini, le tante imprese, le tante associazioni che sostengono con le loro donazioni i nostri progetti di ricerca, le attività volte a offrire ai pazienti e ai loro familiari una accoglienza migliore, un servizio di accompagnamento mirato per chi soffre di una delle molte patologie rare di cui il Besta si occupa.
Con loro ringrazio il loro Direttore e i loro insegnanti, le associazioni che hanno progettato questa iniziativa e le istituzioni che l’hanno patrocinata.“
Concludiamo dicendo che siamo davvero contenti che l’intero Istituto abbia compreso il valore dell’iniziativa e soprattutto il grande impegno dei ragazzi.